Come per la ricetta di una torta, le combinazioni di ingredienti sono infinite e per i cosmetici questo principio è vero più che mai: le sostanze che possono essere usate per formulare un cosmetico sono più di 5000 e fra queste circa 1000 sono naturali o di orgine naturale. Per ottenere un cosmetico naturale, le combinazioni da 5000 a 1000 “ingredienti” si abbassano notevolmente!
Salvo qualche eccezione come olii da massaggio, unguenti e acque distillate aromatiche, realizzare prodotti interamente vegetali non è una cosa semplice. Per quanto una formulazione sia poco complicata, e siano elencati e sopratutto pubblicizzati principi attivi e sostanze di origine naturale, non è detto che il prodotto rispecchi la definizione di cosmesi naturale. Come siamo abituati a fare con gli alimenti dovremmo leggere attentamente le etichette ma sopratutto leggere attentamente la descrizione del contenuto in sostanze vegetali, cercando di valutare e distinguere la incidenza pubblicitaria dal contenuto reale. Nella migliore delle ipotesi, i prodotti definiti “naturali” contengono al massimo il 10% di natura, e dosi variabili di sostanze ottenute per trasformazione di sostanze vegetali. Ma in molti casi, i nomi botanici elencati in etichetta corrispondono a percentuali irrisorie, ed a fare la parte della tigre sono petrolati e siliconi!
Di fronte a sostanze nocive ed a pubblicità ingannevoli, i consumatori attenti e consapevoli per fortuna in crescente aumento, chiedono prodotti sicuri ma soprattutto vogliono imparare a destreggiarsi e a riconoscere ciò che è sano e innocuo da ciò che è tossico, per sè e per l’ambiente. Ed eccoci arrivati alla famigerata domanda: come riconoscere un cosmetico naturale, “sano” o “pulito” o perlomeno non “a rischio”? Nella maggior parte dei casi i cosmetici naturalisono appositi formulati che devono contenere (non solo per nome ma di fatto)sia sostanze funzionali di base vegetale che di derivazione vegetale tali da garantire l’effetto cosmetico promesso. Un cosmetico naturale è un prodotto con elevate quantità di prodotti naturali, come olii e oli essenziali o aromi, queste sostanze li contraddistinguono per la loro qualità e le doti anallergiche.
Ecco tre linee guida fondamentali per riconoscere i cosmetici naturali:
- L’etichetta e le sue informazioni: chiedere informazioni sugli ingredienti al venditore o direttamente all’azienda e controllare la veridicità sull’etichetta, errore più comune è quello sugli olii essenziali: non esistono quelli della frutta (tranne gli agrumi che si ottengono per spremitura). I componenti che non dovremmo trovare scritti sulle etichette, sono i derivati del petrolio e tensioattivi e solventi specifici e tutta la categoria dei conservanti con parabeni. Uno dei prossimi appuntamenti di Yes.life con la cosmesi naturale riguarderà proprio le etichettature dei cosmetici.
- Anche l’occhio vuole la sua parte: fucsia, blu elettrico, giallo fluo sono colori che non esistono in natura. I colori naturali sono nuances tenui e delicate.
- Le certificazioni: un prodotto certificato ci da la garanzia che rispetti un disciplinare nella formulazione del cosmetico; ad esempio i cosmetici bio ecologici certificati da ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale), CO.CO.NAT (Cosmesi controllata naturale) e C.C.P.B. (Cosmetici biologici), rispettano, nella composizione, un lunga lista di sostanze vietate, utilizzano materie prima da agricoltura biologica, senza l’impiego di OGM e senza l’uso di radiazioni ionizzanti. Non perdetevi il prossimo articolo di cosmesi naturale: parlerà delle maggiori certificazioni in campo di bioeco-cosmesi!